Dana Schutz, tra le migliori artiste apparse sulla scena internazionale negli ultimi cinque anni, ha scelto la pittura per esprimere la sua personale e visionaria rappresentazione della vita.
Siamo stati al Mart per vedere la mostra di Mario Botta, ma ad attenderci, oltre alla ricca esposizione fotografica dei lavori dell’architetto svizzero, ci aspettavano le tredici opere selezionate di Dana Schutz nella veste di interprete di una linea figurativa legata per molti versi alla migliore tradizione europea.
I suoi dipinti, risolti formalmente in colori squillanti e forme che ricordano le ricerche pittoriche di Philip Guston, mostrano sempre dei corpi impegnati in un’azione violenta e grottesca, compiuta da individui isolati oppure da enigmatiche moltitudini.
E’ difficile escludere la categoria del comico per tele come Carpenter (2010), in cui una donna dai denti sproporzionatamente grandi, a terra dopo una caduta, ha prodotto un atto creativo, e precisamente la lavorazione decorativa del pavimento in legno. Queste opere contengono un elemento di auto-rigenerazione continua.
La mostra e’ visitabile fino al 9.01.2011 – quella del Botta, invece, fino al 23.01.2011
Il biglietto costa 10 euro.
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